Le principali differenze tra Facebook e Twitter

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  1. Red!
     
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    Twitter rappresenta sicuramente una forte evoluzione del concetto di comunicazione virtuale rispetto a MSN prima e a Facebook poi, ma tale aspetto è da slegare totalmente dalla sua (eventuale/prevista/auspicata) mutazione in fenomeno di massa. Il fatto che sia un’evoluzione è intrinseco nel concept che ne sta alla base e assolutamente non condizionato dal numero di utenti che riuscirà a raggranellare nei prossimi mesi. In altri termini, Twitter non sarà mai il nuovo Facebook, ma ne rappresenta una (positiva) evoluzione, per due motivi sostanziali:

    1) su Twitter non ci sono foto personali, non c’è un profilo, non è specificato se sei single/fidanzato o se cambi più letti di una colf, non si perde tempo a pascolare pecore virtuali, nè tanto meno a farsi i cazzi altrui, usanza molto comune dalle nostre parti. Twitter verte sul testo, sul contenuto, al contrario di Facebook, patria della depauperizzazione della cultura e dell’informazione, e della riduzione dei rapporti interpersonali virtuali in formine prefabbricate: Mi Piace, Condividi e Commenta. Certo, il commento è sottoforma di testo libero, ma che contenuto potrà mai avere il commento ad un link di Youtube, ad un’immagine simpatica, ad un anatema giornalistico contro il politico/calciatore di turno, alla nascita dell’ennesimo gruppo della serie “Per tutti quelli che..” o alla notifica che l’amico X ti ha regalato una bella balla di fieno? Facebook è l’anti-contenuto, o a volerlo dire in termini comprensibili, è puro e semplice cazzeggio.

    Twitter, di contro, non fornisce molte distrazioni ai suoi utilizzatori: hai un box di testo davanti e 140 caratteri a disposizione. Inizialmente ci si prospettava una serie di messaggi del tipo:

    eldino: ho cacato
    eldino: mi sono appena svegliato
    eldino: ho fatto colazione
    eldino: minchia come piove oggi!

    e via discorrendo. Ma, in realtà, dopo una fase di iniziale e comprensibile smarrimento, Twitter è diventato un vaso di Pandora di contenuti. Chi è alla ricerca dell’ultimissima notizia, del gossip, dell’opinione in tempo reale, trova in Twitter il suo Santo Graal. Prendiamo, ad esempio, i vip, che distribuiscono news in anteprima su Twitter come se fossero mele cotogne, news che spesso compaiono sul loro sito/blog dopo parecchio tempo. O prendiamo gli hacker, come il famoso Geohot, autore del jailbreak dell’iPhone, il cui account Twitter viene tenuto d’assedio da migliaia di bloggers in attesa dell’ennesima news da riportare sui rispettevi blogs. Twitter è tutto questo, contenuti ed immediatezza, per cui sicuramente non sarà mai un fenomeno di massa, visto che la massa nè cerca nè produce contenuti, ma ciò non toglie che sia innovativo ed a tratti indispensabile per quella (grossa?) fetta di popolazione che comincia a percepire giornali ed altri media analoghi come informazioni stagionate.

    2) su Twitter non è esiste la mafia della rete degli amici. Se a me piace ciò che scrivi, se mi piacciono i tuoi contenuti, posso tranquillamente leggerti senza dover essere tuo amico, basta cliccare su “Follow“. Questa caratteristica è tanto semplice quanto di profonda rottura col passato. Su MSN non comunichi con Y se non sei nei suoi contatti. Su Facebook idem, il tutto condito da ulteriori e simpatiche regole proteggi-privacy che variano da amico ad amico. Su Twitter invece no, puoi leggere e mandare messaggi pubblici/privati a chiunque. Daltronde, per ascoltare ciò che dico in un bar, non devi per forza essermi amico, ti pare? Il potere decisionale passa da chi viene seguito a chi segue, e questo è ciò che io chiamo evoluzione. Da quando uso Twitter (insieme ad altri validi strumenti come i feed RSS) trovo davvero vetusto l’obbligo di dover richiedere l’amicizia ad una persona di cui mi interessa solo ciò che scrive. Su Twitter puoi seguire anche i tweets di Johhny Deep, su Twitter non si diventa fan di qualcuno, ma c’è un rapporto alla pari, democratico, equipollente.

    Questi sono i due aspetti che rendono Twitter, pur nella sua immane semplicità, la vera ed unica evoluzione dei social networks. Probabilmente, ripetiamolo, sono due aspetti che non gli garantiranno un appeal sulla massa come molti auspicano, ma di certo, se hai qualcosa da dire e vuoi esser letto da qualcuno sulla tua stessa linea d’onda, è sul pianeta Twitter che devi atterrare.
     
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