l'origine...

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  1. -Soul-
     
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    Tutti noi che entriamo dentro questa sezione abbiamo in comune la passione per la musica. Ma da dove nasce la musica?
    Ho aperto questo topik per approfondire gli strumenti che creano questa nostra passione ovvero gli strumenti musicali :O
    io inizierò inserendo i principali strumenti ovvero chitarra elettrica,basso elettrico e batteria ma ognuno degli utenti di underground sarà liberissimo di inserire gli strumenti mancanti o di approfondire quelli già scritti!
    Vi chiedete perchè non li inserisco direttamente io? Perchè gli strumenti sono tantissimi e variano di genere in genere e pure per dare a voi l'opportunità di farci scoprire nuovi strumenti e magari in futuro anche nuove passioni. In sostanza è un lavoro di gruppo di noi utenti di underground. Spero di essere stato chiaro e ora vai con gli strumenti!!!

    Chitarra Elettrica
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    La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up. Il suono viene quindi prelevato all'uscita dello strumento e convogliato in un amplificatore acustico affinché il suono dello strumento sia reso udibile. Appartiene alla famiglia degli strumenti elettrofoni, ovvero quegli strumenti che ottengono il suono attraverso l'utilizzo dell'elettricità.
    In una chitarra acustica il suono dipende dalla risonanza prodotta nella cassa cava dello strumento e indotta dalle oscillazioni delle corde; la chitarra elettrica invece è uno strumento pieno e rigido per cui non c'è alcuna risonanza della cassa. Le oscillazioni delle sei corde metalliche sono captate da un microfono elettrico che invia segnali a un amplificatore e a un gruppo di altoparlanti. Il filo che collega lo strumento all'amplificatore è arrotolato attorno a un piccolo magnete; il suo campo magnetico induce un polo nord e un polo sud nella parte di corda metallica sopra il magnete, perciò questa parte della corda ha un proprio campo magnetico. La corda, per suonare, viene fatta vibrare e il suo moto relativo alla spira cambia il flusso del campo magnetico attraverso la spira stessa, inducendovi una corrente. Quando la corda oscilla avvicinandosi e allontanandosi dalla spira, la corrente indotta cambia verso con la stessa frequenza delle oscillazioni della corda, inviando così il segnale di frequenza dell'oscillazione all'amplificatore e all'altoparlante.
    La storia della chitarra elettrica inizia quando si avvertì l'esigenza di uno strumento che avesse alcune caratteristiche proprie della chitarra (specialmente per quanto attiene alle modalità di esecuzione), ma che potesse suonare insieme agli altri senza esserne sovrastato dal volume di suono. Con la nascita di orchestre jazz e blues, ci si rese conto del problema della limitata amplificazione delle chitarre acustiche. Diversi costruttori cercarono di ovviare al problema costruendo strumenti che consentissero un volume maggiore, con una tonalità simile a quella della chitarra classica.
    Nel 1935 la Gibson inizia la produzione del modello ES 150, una chitarra con cassa di risonanza e aperture a "f" sulla tavola e un unico pick-up. Il modello riscosse un grande successo. Finalmente la chitarra, grazie all'amplificazione, poteva inserirsi meglio nelle formazioni del tempo, senza essere sovrastata dal volume degli altri strumenti.

    Basso Elettrico
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    Il basso elettrico è uno strumento musicale della famiglia dei cordofoni.
    Il primo basso elettrico prodotto in serie fu sviluppato da un innovatore e costruttore di chitarre elettriche, Leo Fender all'inizio degli anni cinquanta del XX secolo. Il basso elettrico verticale esisteva già dalla metà degli anni trenta, ma era goffo ed inoltre la cassa acustica di cui era dotato ne rendeva difficile l'amplificazione, in quanto il segnale poteva innescare il feedback quando si superava un certo volume. Sembra tuttavia che nello stesso periodo furono venduti anche un esiguo numero di bassi elettrici solid body realizzati da altri costruttori.
    Il basso elettrico rappresenta una radicale svolta nel panorama musicale, fornendo alla sezione accompagnamento dei complessi uno strumento facilmente trasportabile, amplificabile e più semplice da suonare rispetto al contrabbasso: l'aggiunta al basso elettrico dei tasti ha permesso allo strumento di diventare molto più facile da suonare e, soprattutto, più precisa l'intonazione della nota emessa (da qui il nome "precision").

    Batteria
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    La batteria è uno strumento musicale composto da tamburi, piatti e altri strumenti a percussione disposti in modo tale che possano essere suonati da un solo musicista.
    I tamburi che compongono una batteria completa sono: la grancassa, il rullante, uno o più tom tom (detti più semplicemente "tom"), infine uno o più timpani. I piatti che possono essere annessi ad una batteria sono: ride, hi-hat detto anche charleston, crash, splash, china. Esiste una vasta gamma di modelli di piatti ognuno disponibile in vari diametri, spessori, profili e forme per poter personalizzare il suono del musicista e della musica che si vuole comporre. Per personalizzare la propria batteria, il musicista può aggiungere uno o più piatti splash, crash, o un numero maggiore di tom.
    Le origini dello strumento risalgono alla seconda metà del XIX secolo, negli Stati Uniti, sebbene i tamburi singoli abbiano radici ben più antiche. La genesi avviene con la fusione di vari componenti percussivi durante le esibizioni bandistiche fino a formare una batteria di tamburi molto simile alle odierne. Fin dal jazz del 1920 la batteria è stato uno strumento fondamentale della musica popolare, coniugato o sostituito in seguito dalla drum machine, soprattutto nella musica elettronica. L'attuale batteria nasce da problemi di spazio; infatti in principio, lungo le strade di New Orleans (Louisiana), c'erano enormi bande che suonavano per strada, in corteo, ed ogni elemento dell'attuale batteria era suonato da una singola persona, come nelle fanfare militari odierne. In seguito le esibizioni si spostarono dalle strade ai locali, ed era impossibile ospitare sul palco cinque/sei musicisti che si dedicassero alle percussioni; quindi si fuse la grancassa con il rullante militare. A questa batteria primordiale vennero in seguito aggiunti i piatti, allo scopo di creare un suono acuto che si contrapponesse al suono grave dei tamburi. In seguito ogni etnia presente in America diede il suo contributo, come i cinesi, che importarono i tom, tamburi di diametro piccolo (compreso tra 8 e 14 pollici, ossia tra 20 e 36 cm) ed i turchi, che perfezionarono la produzione dei piatti adoperando il loro modo di fondere e martellare il rame e l'ottone. In principio la grancassa era suonata con il piede, come suggerisce anche il vecchio nome inglese kick drum (tamburo a calcio), sebbene oggi sia sempre suonata con l'apposito pedale per cassa.


    Buon lavoro e Buon divertimento xD
     
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0 replies since 4/2/2013, 20:54   26 views
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